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ODONTOIATRIA ESTETICA E COSMETICA

In odontoiatria, l’estetica è l’insieme di teorie che si rifanno al concetto di “bellezza”, relativo all’aspetto di un restauro protesico ottenuto attraverso la creazione di forme e colori ideali. L’estetica è un insieme di elementi oggettivi e soggettivi, regolati dai principi sui quali si fondano i concetti di bellezza e di attrattività.
Una distinzione, più accademica che clinica, tra estetica e cosmetica in odontoiatria può essere fatta intendendo con odontoiatria cosmetica quella parte di terapie che hanno come unico obiettivo, il miglioramento dell’aspetto di uno o più elementi dentali, dei tessuti orali e/o periorali; per odontoiatria estetica invece si può intendere lo studio e la realizzazione di restauri dentali che, pur resi necessari da problemi dentali come fratture, carie o mancanza di denti, ripristinino o migliorino l’aspetto estetico.
A voler quindi essere rigorosi, il concetto di odontoiatria estetica pertiene tutte le terapie protesiche, considerando che l’obiettivo dovrebbe sempre essere l’ottenimento, oltre che di una funzione e di una biologia ottimali, anche di un aspetto gradevole.
Spesso in uno stesso paziente la cosmetica e l’estetica si sovrappongono, e la distinzione tra le due discipline diventa filosofica. Si parla di odontoiatria cosmetica negli sbiancamenti di denti pigmentati, o nell’applicazione di “piercing” dentali (brillantini), o nelle plastiche additive o sottrattive di elementi malformati. Quando però la plastica dentale ripristina anche la funzione (per esempio ricostruendo una guida canina o incisale) la stessa terapia può essere inscritta nel perimetro dell’odontoiatria estetica.

Le veneers o faccette sono dei gusci molto sottili(0,3mm) costruiti in ceramica (gold standard) o in resina composità (più economiche) che vengono incollate sul versante estetico dei denti anteriori per donare nuova forma e colore al dente.
E un atto terapeutico conservativo rispetto alla corona dentale perché si rimuove poco o nulla del dente, il risultato può essere pre-visualizzato tramite simulazioni al computer e applicazioni di prove direttamente in bocca , cosi da poter raggiungere insieme al paziente alla scelta estetica ottimale.

SBIANCAMENTO DENTALE

I prodotti per sbiancare i denti funzionano grazie alla liberazione O2 presente al loro interno nel momento in cui vengono posti a contatto con i denti. Queste molecole di ossigeno assorbite dallo smalto dei denti disgregano le molecole di pigmenti responsabili dell’alterazione cromatica.
Dentifrici ed altri prodotti sbiancanti non professionali, possono rimuovere o mascherare le macchie sulla superficie dei nostri denti, ma non rimuovono i pigmenti all’interno dello smalto. La letteratura scientifica dimostra come l’ossigeno rilasciato dai prodotti professionali sia l’unico efficace nel rimuovere i pigmenti profondi dello smalto.

Tuttavia, le procedure di sbiancamento non funzionano se sui denti ci sono macchie di fumo o di caffè, o se c’è accumulo di placca e tartaro: pertanto queste alterazioni devono essere rimosse il giorno stesso della seduta sbiancante attraverso un’igiene professionale.
Lo sbiancamento può essere effettuato in studio dal dentista o igienista, oppure, come nel caso dello sbiancamento domiciliare , dal paziente stesso durante le ore notturne.

È importante sottolineare che lo sbiancamento dentale agisce soltanto sui denti naturali, mentre non agisce su corone protesiche, ricostruzioni o altro materiale non naturale presente nel cavo orale.

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